mercoledì 21 febbraio

– Brainstorming collettivo: a partire dalla parola “orario” i presenti sono stati invitati a dire qualsiasi parola/azione venisse loro in mente, realizzando così una mappa che rappresentasse le conoscenze già pregresse o acquisite negli incontri precedenti. A turno i presenti hanno riportato le parole/verbi emersi sulla lavagna, esplicitandone anche la motivazione e, qualora fosse necessario per gli altri, il significato. La mappa è risultata molto diversificata e ricca, la parola orario ha richiamato “durata, aspettare, negozi, autobus, treno, programmare, ritardo, ora, tempo, appuntamento, giorno, lavoro”.

– Ciascuna parola è stata numerata, in modo che si potesse procedere ad una rapida verifica delle capacità di lettura, chiamando il nome e chiedendo individualmente di leggere il vocabolo corrispondente. Tutti hanno letto.

– A partire dalle parole emerse in fase iniziale, si è passati alla elaborazione di semplici enunciati, dapprima soltanto a livello orale, poi scritti alla lavagna dai presenti che, oltre a saper procedere alla costruzione di una frase, ne distinguono la segmentazione in parole.

– Successivamente si è passati alla lettura e comprensione di 2 avvisi (studio medico e farmacia) estratti dal testo “Io leggo per capire”, che propone alcuni materiali autentici didattizzati. Obiettivo: rinforzare le strutture presentate in data 20 febbraio. Nuove parole: guardia medica, turni, orario feriale e orario festivo (non sconosciute a tutti).

– A partire dagli orari dello studio medico si è passati ad un role play guidato, chiedendo di simulare una telefonata tra segreteria/o e paziente.

 

Insegnante:
Cecilia M.

Metodologie didattiche:
Lettura, Conversazione, Role playing

Suggerimenti:
Presenti n. 18 corsisti, tutti molto partecipativi. Il livello è oltre l'alfabetizzazione. I presenti hanno mostrato di possedere competenze di lettoscrittura riferibili ad un livello preA1-A1. Si consiglia di valutare più approfonditamente tali competenze e le conoscenze pregresse nei vari ambiti, in modo da comporre meglio i gruppi e pensare a passaggi di livello. Infatti, sono stati riscontrati nel gruppo prebase corsisti con competenze di lettoscrittura inferiori ad alcuni che frequentano il "preprebase".