Studenti presenti: 10
Insegnanti: Cosimo e Chiara.
La lezione ha avuto inizio con la conoscenza della nuova insegnante, Chiara, alla quale, si sono presentati, uno alla volta, tutti gli alunni. Questo momento è stato impostato in modo tale che gli stessi alunni, in interazione con la stessa insegnante, riportando le formule di presentazione (io mi chiamo…; io vengo da…; il faccio il…), svolgessero una ripetizione e un consolidamento di alcune formule e abilità di parlato. Di seguito, la lezione ha ripreso l’argomento – le preposizioni – affrontato in quella precedente. Precisamente, è stato (ri)spiegato l’uso delle preposizioni con il verbo venire (io vengo da/dal/dalla) e con il verbo andare (io vado a/al/in). Successivamente, sono stati, al riguardo, forniti esempi, il più possibile attinenti al loro vissuto, e somministrati degli esercizi.
Sabato 4 Marzo 2017
Presenti sette studenti. Abbiamo corretto gli esercizi consegnati martedì sui numeri.
In seguito, ho cominciato a parlare delle preposizioni semplici, in particolare degli usi di A ( insieme a nomi di città, con i verbi essere, vivere, abitare e trovarsi), IN (seguito da nazioni, regioni, continenti, vie, parole che terminano con -ia) e DA (venire da).
Per quanto riguarda l’uso della preposizione A, ho specificato la differenza tra venire a + infinito e venire da + nazione.
Invece con la preposizione IN + nazione (o aree geografiche), ho spiegato sia l’uso della preposizione semplice che articolata per le nazioni al plurale (ad esempio: negli Stati Uniti, nelle Filippine, nei Balcani).
Breve lezione di geografia: i continenti e quali sono.
Martedì 28 febbraio
Presenti in otto. Abbiamo fatto un discorso sulla data, il calendario, i mesi dell’anno e le stagioni. La discussione rientrava nella lezione sui numeri. Sullo stimolo di un esercizio e su richiesta abbiamo parlato delle quattro operazioni, fermandoci un po’ sulla terminologia (addendi, sottraendo etc…). Molto interesse anche se per qualcuno le mere operazioni sono molto scontate.
Nel contesto dei numeri e dei soldi abbiamo declinato il presente dei verbi “comprare, pagare, costare, spendere”. Si è accesa una discussione molto interessante che ha coinvolto tutti quanti. Per sabato hanno un esercizio (pag. 120 di una fotocopia che non siamo riusciti a finire) e una pg. 124 sempre sui numeri.
Va bene per gli incontri di programmazione e confronto; è possibile in città da qualche parte?
Lunedì 27 febbraio 2017
Presenti 8 student* in tutto. Abbiamo inizialmente impostato la lezione rileggendo e rispiegando l’esercizio sui modi di dire con i numeri, consegnato da Cristina sabato scorso. Per quanto molto interessante, purtroppo dopo una mezz’ora di lezione, abbiamo dovuto interrompere perché troppo complessa. Gli student* non sono ancora pront* per una lezione così difficile. Abbiamo invece ripreso quanto fatto sabato sui numeri cardinali e ordinali, facendo esempi pratici. Ad esempio, raccontandoci quante volte bevano il caffè la mattina, a che piano abitino, che autobus prendano ecc. Abbiamo chiesto loro di raccontare che tipo di spesa avessero fatto oggi, quanti chili di arance avessero comprato, litri di acqua ecc. C’è stata molta partecipazione e interessamento, grazie per lo spunto quindi!!
Non so che lavoro intenda fare Carlo con i numeri ma sarebbe bello parlarne tutt* insieme! In generale, io e Cosimo riteniamo che si debba attivare un coordinamento del livello base così da poter essere il più efficaci possibili. Grazie!
Sabato 25 Febbraio 2017
Abbiamo corretto gli esercizi relativi ai numeri. Sono andati a turno alla lavagna e hanno scritto a lettere i numeri.
In linea di massima mi è sembrato di capire non ci siano grossi problemi.
Ho spiegato la differenza tra numeri cardinali, ordinali e frazionari, e anche tra pari e dispari (su richiesta di uno studente che non sapeva la differenza).
Continuando con l’argomento numeri, ho improntato la lezione sui modi di dire in italiano che contengono numeri, ad esempio: fare quattro passi, fare quattro chiacchiere, mangiare due spaghetti, parlare a quattr’occhi, essere al settimo cielo, etc.
Ho consegnato ai ragazzi una fotocopia con altri modi di dire, sempre con i numeri: sparare a zero, prendere due piccioni con una fava, sudare sette camicie, sbandierare ai quattro venti, costare 4 soldi, etc.
Abbiamo completato l’attività 2 e, siccome la lezione era terminata, ho assegnato loro come compito per casa l’attività 3 della fotocopia. Mi rendo conto che le frasi che dovranno completare saranno un po’ difficili da comprendere per alcuni, in realtà speravo di farle in classe tutti insieme.
Martedì 21 febbraio
Presenti 18 persone. Sono stati inseriti tre nuovi studenti dal prebase(molto affollato).
Abbiamo cominciato con un esercizio alla lavagna su aggettivi e pronomi possessivi; un riepilogo e un ripasso. Ho scritto alcune frasi da completare inserendo il possessivo corretto.
Ho proposto una lettura relativa ad un immigrato che riceve un avviso per recarsi presso un ufficio postale per ritirare un pacco. Lettura collettiva e poi 10 domande cui rispondere in base a quanto letto. Non è stato semplice ma complessivamente ha funzionato. Nella lettura c’erano molti numeri; infatti era mia intenzione cominciare stasera un percorso sui numeri.
Hanno due fogli da leggere e compilare a casa; li portano sabato per andare avanti.( Si tratta di scrivere e leggere i numeri in lettre e viceversa; ho constatato che per parecchi di loro è un problema).
Lezione Lunedì 20 febbraio 2017
Abbiamo iniziato la lezione raccogliendo considerazioni su come si trovano a scuola, come sta andando e cosa vorrebbero imparare. Oppure se avessero avuto voglia di raccontare qualcosa di particolare o parole nuove che avevano sentito. Interessante Moussa che legge tantissimo e ha sempre parole nuove da insegnare e riportare in classe: molto bravo!!
Come suggerito, sono stati completati gli ultimi esercizi delle schede consegnate martedì scorso da Carlo. Gli esercizi riguardavano la lettura di due testi (uno “La Famiglia oggi” e l’altro “La famiglia di Sara”) e alcune domande di comprensione del testo. Gli student* sono stat* molto brav*, sia nella lettura, che nelle risposte finali. Molto attent* e partecipativ* come al solito.
Thalia ci ha salutat* perché torna in Perù l’8 marzo e questa è l’ultima settimana. Mi dispiace, era molto carina!
Martedì 14 febbraio
Ho proposto un test da fare in classe. Una serie di frasi nelle quali inserire il verbo essere o avere e un esercizio con aggettivi e pronomi possessivi. Abbiamo fatto un buon lavoro; mancano due esercizi finali; li portano lunedì (sabato non c’è lezione).
Il gruppo lavora sempre molto volentieri e con impegno.
Devo purtroppo segnalare un comportamento eccessivo del signor Dedej, per me diventato veramente insopportabile. Bisogna richiamarlo come un ragazzino.
Lunedì 13 febbraio 2017
Ieri erano presenti 14 persone. Abbiamo fatto un esercizio in cui dovevano inserire negli spazi vuoti i pronomi corretti. Sono stat* brav*: qualche incertezza iniziale, ma recuperata. Il resto della lezione l’abbiamo quindi dedicato a parlare di professioni e luoghi di lavoro (chi lavora dove) e conversazione sul tipo di lavoro che fanno/vorrebbero fare “Mi piacerebbe lavorare come…”
La classe è molto partecipe, a volte si sovrastano mentre parlano ma comunque dopo si riesce a lavorare. Chiedo agli insegnant* del base di richiamare gli student* che usano sempre l’inglese per spiegare ad esempio le parole ai loro collegh* o per rispondere alle domande che gli si rivolge. Abbiamo lasciato tempo sufficiente e in classe tutt* devono sforzarsi di usare l’italiano, che lo conoscano bene o no. Poi se proprio non c’è alternativa, va bene ricorriamo all’inglese ma limiterei a casi super eccezionali.
Sabato 11 Febbraio 2017
Oggi abbiamo corretto gli esercizi fatti a casa su aggettivi e pronomi possessivi (ci è voluto molto solo per svolgere questa attività). CI sono ancora delle incertezze da parte di alcuni, quindi ho rispiegato di nuovo come “funzionano”. Hanno soprattutto problemi nel comprendere come utilizzarli nelle risposte, ad esempio se la domanda è “questi quaderni sono vostri?”, alcuni hanno difficoltà a capire quale pronome deve essere usato nella risposta.
Ho poi iniziato a parlare di professioni e mestieri, iniziando a chiedere quali professioni conoscono. Ho perso almeno 10 minuti a spiegare la differenza tra barbiere e parrucchiere…
Una classe alquanto eterogenea.